15 giugno 2008

C'E' CRISI NEL QUEBEC



Sempre sul tema "crisi dell'uomo contemporaneo", dopo avere visto qualche tempo fa Le invasioni Barbariche, ho deciso di continuare il filone Arcand con la visione di L'età barbarica. Un film meno triste del primo, in cui il finale prendeva una direzione davvero sorprendente; qui c'è sempre un'amarezza di fondo, ma con degli episodi davvero grotteschi. Non mi dilungo con descrizioni ed aneddoti, il film è tutto da scoprire, quello che più mi ha sorpreso è il fatto di entrare anche per un momento nella nostra testa, in modo universale: il mandare a quel paese un marito/moglie diventati sconosciuti, oppure tutto quello che vorremmo fare ad un'autorità (capo, ecc ecc) con una mossa alla Kill Bill. Certo, si tratta di delirio puro, in tutto il film ogni sensazione è portata all'estremo, ma va a colpire un pò il pensiero di tutti. Che poi non lo si realizzi e resti solo una fantasia è un altro discorso. Dopo tutto un film è fatto anche per proiettare e far realizzare finalmente il nostro quotidiano, a volte limitato e limitante. W il noleggio DVD!

2 commenti:

The False Ulysses ha detto...

Ciao ciao ciao ciaO, NON HO MOLte possibilita' di vedere film, ma metto in lista e recuperero' a casa nel tempo necessario per riprendermi dal cambio di vita, cosa che una volta di piu' accadra' di sicuro.
L'ultimo film visto(2 volte)e' stato into the wild, e mi ha dato parecchio parecchio da pensare, sara' perche' a tratti mi ci son proprio ritrovato...questo l'ambiente che ci circonda, poco da fare....
Spero tu stia bene.
Un abbraccio

Missfree1981 ha detto...

Ciao Ulysse, per qualche strano motivo non mi sono arrivati le notifiche dei commenti. qui tutto bene, nessun cambio vita finora, into the wild non l'ho visto, ho iniziato il libro ma è ancora lì, ho ancora voglia di Australia quindi mi sono ri-buttata nelle letture "di genere".
vedo che programmi il rientro, inutile dire che aspetto un tuo cenno di vita per quella famosa sonata.
ricambio l'abbraccio.