Noi vogliamo. Lo vogliamo con ardore. Vogliamo sapere tutto di tutti. Vogliamo sapere i particolari, ogni dettaglio, nemmeno per le nostre cose usiamo tanta cura e dedizione, ma per il gossip si, quello si.
I casi sono due:
a. la nostra vita è talmente piatta che l'aggiornamento quotidiano sul pre-testamento è il momento più eccitante della nostra giornata
b. la nostra vita è talmente incasinata che dobbiamo per forza farci i ***** degli altri altrimenti se pensiamo ai nostri ci suicidiamo
Mah...
Forse ci sono anche altre variabili, ma che sono per me, al momento, incomprensibili. Solo che questa pulsione a sapere tutto degli altri anche cose strettamente personali, è incontrollabile, è stimolante, è eccitante, non ne possiamo fare a meno. E' come una droga.
Per non parlare di tutti i voli pindarici che facciamo quando ci nutriamo di gossip. Ognuno di noi aggiunge la sua versione, ognuno di noi aggiunge elementi, giudizi, commenti, fatti, supposizioni, si riempiono le pagine dei giornali, i siti internet, aumentano i click sulle pubblicità e via via così....
Mi chiedo, a cosa serve?
Si a fare soldi, ok....e?
Misteri della vita.
La cosa più buffa è che, durante le battaglie del gossip, tutti sanno tutto. Anzi no, che dico, lo sapevano già da tempo, molto prima di noi, per questo sono autorizzati a parlare, a dire, a "vomitare" tutto quello che "sanno". (Come quel grande uomo che diceva: "Il saggio è colui che sa di non sapere"). No, adesso non vale, non è possibile dire ciò, sei uno sfigato, sei fuori dal tempo, devi partecipare, devi dire la tua, devi alimentare le turbe mentali collettive.
Basta. Mi passa la fame. E mi viene da dire a chi vive su queste cose: basta, oggi, per me, hai parlato troppo.
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