07 dicembre 2007

IL CAPO - THE BOSS



il capo.

il capo arriva sempre qualche ora dopo l'inizio della giornata e con tranquilla nonchalance ti chiede "allora, come siamo messi"?
risposta reale: "bene, tutto a posto".
risposta virtuale: "seduti, da circa 2 ore, vogliamo parlare del casino in tangenziale? vogliamo parlare di stamattina quando mi sono finite le gocciole? possono finire le gocciole di lunedi mattina?".
conseguenza: sei quasi già incazzato alle ore 11.10 di lunedi 3 dicembre 2007.

il capo ti chiama al mattino presto, ti tiene al telefono un quarto d'ora parlandoti di tante cose, perfino dell'incidente che ha trovato in autostrada, ti dà indicazioni sul lavoro da fare per la durata di tutta la chiamata e poi chiude dicendo "tanto tra cinque minuti sono li".

il capo si fa attendere, si fa chiamare ed annunciare come una degna regina della casa.

il capo è il capo. il capo è il capo? oppure il capo è un ruolo da cucirsi addosso? quanto c'è di "uomo" in un capo? e quanto di un ruolo precostituito?

il capo è quello che con l'aria pensante ti dice "si, si ti ascolto, dimmi, intanto faccio una cosetta". ed io "capo, allora mando il preventivo?". silenzio. pausa. il vuoto. il nulla. la nebbia. la testa che dondola. lo sguardo immerso nel suo cellulare. io che penso intanto " a che gusto mi posso mangiare oggi lo yogurt?". poi, ecco un segnale di vita. nel cortile. o nelle case all'imbrunire. no. magari. lui alza la testa e mi dice "dicevi? mah, prima devo dirti che potremmo quasi quasi mandare il preventivo". ok. quasi quasi.

il capo è colui che può. lui può. cosa non importa e non si conosce. lui può. può, per esempio, arrivare il lunedì mattina alle 11.00 circa con ancora la faccia con lo stampo del lenzuolo bassetti e dirti "buongiorno!, siamo un pò assonnati eh?". e tu li. potresti rispondere:
a. certo capo, eh sa com'è capo, weekendone capo... l'atteggiamento dello schiavo insomma
b. ridere/gli in faccia (nella migliore delle ipotesi)
c. pensare o dire/gli (nella migliore delle ipotesi) "te si propio un gran mò*a" (epitteto dialettale veronese che tradotto significa "potresti essere più cortese, gentilmente?". o quasi. ma in dialetto fa un effetto migliore)

il capo è colui che si crede, afferma, ripete, manifesta questo fatto. "tu non sai chi sono io. io sono io. io sono il capo". traduciamo. io non so chi è lui. lui è lui. beh, bene dai, è una conquista. lui è il capo. ok, fin qui ci siamo.

il capo è l'uomo con cui ti capita di passare più tempo nell'arco di una giornata. lo segui, lo affianchi, lo supporti. e poi ci parli. parli e parli. e lo ascolti. ascolti ed ascolti. un pò perchè devi, un pò perchè non sei nata così tanto stronza da non ascoltare, anzi, diciamo che ti viene bene e anche in modo naturale. solo che arriva il momento in cui lui ti prende come confidente. iniziano i collegamenti tra lavoro ed il resto. si cominciano a fare gossip sui clienti. si inizia a filosofare sulla vita e co. il fatto che è che tu partecipi, un pò perchè devi un pò perchè ti va, ma lui si confida.

dialogo tipo.
C: sai la mia compagna a volte mi sembra......
M: eh si sono periodi..
C: ma no, ma ti spiego....
M: beh no, dai sono cose vostre...non vorrei mai entrare nelle vostre cose (la frase continua tra me e me "per favore tienimi fuori dai vostri gne gne quotidiani, non guardo più beautiful da anni")
C: no no, ma io mi fido di te e voglio sapere che ne pensi...
M: ma io non voglio ascoltareeeeeee!!!!!!! zino bonooooo!!!!!!!

....e via di confessioni....
... e allora comincio a pensare "non ascoltarlo - pensa a cosa farai stasera - bistecca o pollo? - che faranno al cinema? - queste scarpe sono tutte consumate, che bella la pianura padana!...."

....e via di evasione....

ecco li è veramente finita. tra una lavorazione e l'altra lui ti dirà...

C: sai, ho seguito il suo consiglio
M: allora capo, cambio font, questa non piace?
C: si, si
M: bene, bene
C: si perchè vedi era un fattore che non avevo considerato....ioooo.....leiiii...
M: e alooooooraaaaa....

...e avantiii....

nel giro di qualche mese sei diventata apprendista-impiegata-confidente-psicologa (la sua salvezza)-pranoterapeuta-enologa (la mia salvezza) e molte altre cose con "oga" finale.

questo era uno "scremato" del capo tipo. per fortuna questo tipo di colloqui non li ho più. per fortuna esistono anche uomini-capi e non solo capi-uomini.

anche se c'è chi non ha ancora capito che il riconoscimento di un capo, come di un leader, viene dal basso. non credo nel procedimento inverso. c'è solo una "persona" che fa le cose dall'alto. nel caso.

2 commenti:

Giredue ha detto...

mi sono imbattuto nel tuo blog da quello di riccardo. Minchia, fantastico questo "scremato" del capo, quasi da zelig, ma reale. bye veronese

Missfree1981 ha detto...

ciao Gire, si si ti assicuro che è reale, per fortuna mi viene spesso da ridere delle situazioni altrimenti avrei l'esaurimento a questo punto! ho visto che ti stai facendo un bel giretto, grande!! grazie del saluto e a presto!

bye bye veronese