Racconto del 6 settembre 2008
E’ un caldo sabato mattina di settembre e la sveglia suona incredibilmente alle ore 6.00.
No, non devo essere pronta e fresca per una vacanza spaziale, nemmeno andare a prendere l’uomo della mia vita all’aeroporto, semplicemente seguo alcune passioni: il viaggio e la letteratura.
Spesso correre incontro alle proprie passioni richiede un po’ di sacrificio, infatti, non mi alzerei mai alle sei di mattina di lunedì, ad esempio, ma di sabato sì, potrei anche farlo, soprattutto se la meta è gustosa ed entusiasmante.
Dopo aver percorso ancora una volta la tangenziale (mi vedo già i miei nipoti tra 50 anni che mi chiedono “hey, nonna ma dove sei stata di più nella vita?”, ed io “eh, caro mio bel piccino, in tangenziale amore mio, è stato il mio viaggio quotidiano”), arrivo al punto d’incontro “svalvolati Verona-Mantova” e si parte, destinazione: Festival Letteratura 2008 a Mantova.
Per varie esigenze si decide di passare solo una giornata al festival, organizzandosi gli incontri in modo da far coincidere gli eventi alle proprie passioni.
La prima di queste: il viaggio. Trovo sempre interessante ascoltare chi parla di viaggi, perché è curioso vedere come ognuno vive diversamente questa esperienza, tra imprevisti, percorsi e scoperte. Così non poteva mancare l’intervento di Patrizio Roversi che accompagnava Telmo Pievani, parlando di Darwin, quello strano ragazzo che non avrebbe combinato nulla nella vita, ma che avrebbe rivoluzionato il concetto dell’evoluzione, proponendo la sua teoria, destabilizzante sicuramente per quell’epoca, ma anche per i giorni nostri, la rivoluzione di tutte le teorie di chi crede e crede a cosa.
Il secondo evento, nel pomeriggio, prevedeva il buon Odifreddi, “matematico impertinente”, parlarci del cammino di Santiago, soprattutto il percorso dei non pellegrini, o meglio di chi non parte mosso da un vero sentimento religioso. In effetti mi interessava questo aspetto, ovvero perché una persona poco o niente religiosa, si incammina per chilometri e chilometri, zaino in spalla verso una meta. Quale? Il tema del viaggio ritorna sempre: il viaggio religioso, il viaggio pellegrino, il viaggio spirituale, il viaggio fisico, il Viaggio.
Alla fine della giornata ci sentivamo ricchi di cultura, roba da andare al centro commerciale per purificarci un po’, per non sentirci totalmente lontani dal modello dell’italiano medio, che guarda Veline con un bel boccale di birra e varie.
Durante questo tipo di eventi mi piace sospendere la partecipazione personale per dare un’occhiata alle persone che ho attorno, gente che mescola visione ed ascolto, presa dentro il vortice della curiosità, della motivazione, della passione. Si può dire che è anche il Festival dell’ascolto, infatti è raro trovare una massa di persone che ascolta con attenzione; per qualche ora si sospendono le proprie tragedie personali e si presta attenzione a qualcosa di non quantificabile e di non “euribile”, il pensiero.
Poi, sempre parlando dell’italiano medio, partecipando a questi festival si riscopre una parte di italiani che viene spesso maltrattata ed ignorata. Un gruppo eterogeneo che interagisce ed agisce, spinto da un interesse comune e l’interesse non è trovare la velina più avanti, nemmeno sapere in anticipo i risultati della champions. Sono convinta che i media ti mostrino un’immagine scelta, altamente selezionata, non solo dei fatti, ma anche delle persone. Siamo tutti calciofili, tutto osservatori di bionde super dotate, tutti disinteressati alle paraolimpiadi, tutti mediocri e senza stimoli.
È così che fa comodo essere, è così che non siamo. Il famoso detto “tutto nasce dal basso”, si rivela ancora una volta vero. Dal basso, tra la gente, si scoprono molte variabili e molte qualità che nessuno metterà in pratica mai, perché prima o poi ti fregano, perché sei solo un numero, perché sei solo, perché il nemico è sempre in giro, perché chissà cosa succede.
Eh sì, chissà.
3 commenti:
... svalvolati a chi???!!!
ma un libro con tutti i tuoi pensieri quando ce lo pubblichi?!? Io sarò la prima a comprarlo, te lo prometto...te lascio immagginà chi so!Un basone...
@svalvolati: a voi due...
@aò: abbella ma che me compili anonima, tanto te vedo gne gne gne...sarebbe bello e in parte ci sto lavorando, ma dovrei avere più tempo ed un uomo che mi mantiene...approposito ne approfitto per mettere un annuncio... :) muchos besos
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