− Sono tre le cose che voglio da un uomo. Che sia attraente, spietato e stupido.
− Robert Benchley ed io avevamo un ufficio così piccolo, che se fosse stato un po' più stretto sarebbe stato adulterio.
− Io sono quel dannato tipo di persona che scrive a fatica sette parole e ne cancella cinque.
− Non mi preoccupo per quello che scrivono di me, almeno fin quando non diranno la verità.
− La cura per la noia è la curiosità. Non ci sono cure per la curiosità.
− L'amore è come l'argento vivo nelle tue mani. Lascia le dita aperte e lì vi resterà. Stringilo e scapperà via.
− Quattro sono le cose che a conoscerle mi hanno resa più saggia: l'ozio, il dolore, un amico, e un nemico.
− Amo i Martini, ma due al massimo. Tre, e sono sotto il tavolo. Quattro, e sono sotto il cameriere.
− Quella donna parla diciotto lingue ma in nessuna sa dire "No".
− La prima cosa che faccio la mattina è lavarmi i denti e affilarmi la lingua.
− Alcuni uomini ti spezzano il cuore, / Altri blandiscono e lusingano, / Alcuni uomini neppure ti guardano; / E questo esaurisce la questione.
− La frase più bella di tutte le lingue è: "Si allega assegno..."
− Scusatemi ma dovrei andare in bagno. In realtà devo andare a telefonare, ma mi imbarazzava troppo dirlo.
− Quando tu giuri che sei sua, / Con brividi e sospiri, / E lui giura che la sua passione è / Infinita, immortale - / Signora, segnatelo: / Uno di voi mente.
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