12 luglio 2007

FULL OR EMPTY LIFE

A volte viviamo, siamo partecipi di quello che facciamo, se non protagonisti.

Altre volte riempiamo la nostra vita di cose, di eventi, di persone e di altri elementi per colmare qualcosa che non va. Oppure anche perchè ci va bene così. Ci accontentiamo. Ma questa non è la vita vera. E' un surrogato.

Continuando così però va a finire che si scoppia. Continuando ad aggiungere o a riempire si arriva al limite. Andare sempre a mille porta allo sfinimento fisico e non solo.

Quindi trovo utile e positivo prendersi delle pause, dei momenti di stop per fare chiarezza.

Per una volta bisognerà togliere qualche elemento oppure di stare fermi. Per capirne l'importanza e per vivere davvero bene, non raccontandosela troppo e non facendo finta di nulla.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sarebbe bello scoprire quali sono i meccanismi che ci renderebbero liberi , indipendenti forse è il termine più giusto , da tutta quella materia che ci circonda .
Forse si tratta di vivere un'altra dimensione , ma è fattibile ?
Mercoledì scorso ho visto battiato in concerto , è stata un'esperienza unicA .
Forse la sua arte è quello che simboleggia meglio "la noia di vivere " che ci perseguita

Missfree1981 ha detto...

Più che noia di vivere io direi routine che è la quotidianità vista negativamente. Il fatto di capire che posto occupiamo nel mondo e se quello che siamo e che facciamo ci va veramente bene oppure no, questa credo sia la domanda che ci dovremmo fare spesso senza lasciarci scivolare addosso situazioni, persone, cose.

Vivere in un altra dimensione non credo proprio sia possibile, anche se creandosi degli spazi per se stessi si può sopravvivere.

Battiato l'ho scoperto da poco, ma lo sto apprezzando tantissimo perchè mi sembra che lui viva a metà tra la dimensione reale e la propria. E' un po dentro ed un po fuori. In tutto. Queste le mie impressioni.

Un saluto!