Per la giornata turistica di oggi mi sono affidata alla guida Lonely Planet, almeno per avere un filo conduttore che mi portasse in giro senza perdermi piu di quello che faccio normalmente. Eh si perche non sono ancora pronta per parlare tetesco, quindi solo confondere ostbanhof con houstbanhof mi ha portato a farmi dei veri e propri trip berlinesi, tipo la tua direzione dovrebbe essere verso destra ed il treno va verso sinistra, ecco cose di questo genere costituiscono i primi passi nel mondo metropolitano. Della serie battezziamo l´árrivo in cittä con qualche tour guidato delle metro anzi bahn di Berlino.
Stessa cosa oggi pomeriggio, ad un certo punto dovevo star dietro a tutte le cose da cui ero incuriosita quindi ho perso il filo lonely planet e mi sono buttata in un quartiere ´´artistico´´ il famoso 2006. Faccio un giro perlustrativo e per dare ristoro alle mie gambe decido di prendere la metro per tornare fino al centro cittä. Salgo sopra e la fauna era la seguente: vecchia in carrozzella piena di anelli che fissa un punto nel vuoto, due ragazzi maschi avranno avuto 20 anni con un bambino in braccio, una disintegrata che passa velocemente blaterando qualcosa. Ero li ho sfoderato ´l´arma segreta ovvero la nonchalance. Ripetiti queste frasi: tu non sei un ´´turista´´, tu sai dove andare, a te non serve studiare la cartina delle metro perche le sai benissimo, tu devi scendere alla prossima. Questo e´ l´unico episodio inquietante, ci tengo a dirlo, perche non ho avuto alcun problema di adattamento, le persone sono cordiali, multiculturali e tranquille.
Decido di partire da Postdamer Platz, un quartiere futuristico, infatti esci dalla metro e ti sembra di essere dentro un plastico architettonico, prima o dopo qualcuno ti preleverä per spostarti da qualche altra parte, per fare gruppo. Breve visita al Sony Center, video e foto dentro il monumento dedicato all´Olocausto, porta di Brandeburgo e Palazzo del Parlamento.
Berlino ´mi piace con i colori dell´autunno, fa sembrare la citta´ un po´ decadente, chissa se con l´estate le sensazioni cambierebbero.
Decido di farmi la coda, che poi si rivelerä di un´ora secca, per visitare la cupola del Parlamento, con veduta a 360 gradi della city, con il suo verde, che ormai e´ giallo, marrone e rosso.
Proseguo per Unter den Linden, fino a raggiungere lísola dei musei, meta il Pergamon Museum. Solo che i tendini chiedono aiuto, cosi mi concedo un bel currywurst con birra, della serie volevo bere una birretta piccola e mi han dato il mezzo litro, no comment. Naturalmente lo spirito alpino che e´ in me non ce l´ha fatta a finirla tutta, ma diciamo che si e´ sentita. Uh questa cucina tradizionale, domani Mc donalds e coca cola, ma anca no.
Ritorno ad Alexander Platz, per visitare la parte dietro quella verso il girdino, facendo sosta da Dunkin Donuts con tanto di vista sulla piazza, mi piazzo su un mono divanetto e penso, che bello stare seduti in un bar e guardare fuori, senza nessun gesto finto, senza nessun devo, solo tu e la finestra. Ma perche da noi questi posti non ci sono? mah, vai a capire...
E´quasi sera, dopo aver apprezzato il quartiere di San Nicola, faceva molto atmosfera d´altri tempi, non ho nessuna voglia di tornare all´ostello, cosi decido di prendere al volo un battello che fa un tour lungo il fiume Spree, dura tre ore il tempo di vedere un po di citta di notte.
Mi butto e percorro tutto il tragitto con la triade tedesca, ovvero nipote, madre e nonna in visita a Berlino da una citta´ vicina. La vecchia mi parla in tedesco per fortuna la nipote spiaccica qualche parola di inglese cosi conversiamo.
Questa e´ un altra gioia del viaggio, giri solo e non sei solo, c´e sempre qualcuno con cui scambiare due parole, chi per "ah italieno", chi per simpatia, si riesce a far due parole a scambiare esperienze ed opinioni.
La gita finisce, torno verso casa, la mia casa momentanea, ho passato una bella serata, non lo avrei mai immaginato, tu viaggio, mi sorprendi sempre. Diciamo che dopo l´appiattimento dei neuroni degli ultimi mesi, un po di respiro ci voleva, un po di vita, pura e semplice.
Sto bene all´estero, sono gia entrata nella fase "non voglio tornareeee", domani ultimo giorno e dopo grande ritorno.
Ovvero come sopravvivere in Italia dopo aver vissuto un anno e mezzo all'estero.
25 ottobre 2008
24 ottobre 2008
BERLINO - GIORNO 1 - TASTIERA TETESCA, WURST E AUTUNNO
Come da solita procedura, per raggiungere la cittä mi sono fatta il mio solito tour di treno, bus e aereo mattutino. Arrivata nel pomeriggio Berlino mi sorprende con i suoi colori autunnali, con gli odori o profumi di wurst ovunque, con una moltitudine di biciclette e con le corse verso il treno tipiche delle metropoli, o semi metropoli.
Sono abbastanza cotta soprattutto perche ho evitato i grandi preparativi che facevo di solito per preparare la valigia, volevo raggiungere il record minimo ovvero due robe, lo spazzolino e via!
La cosa positiva e che oggi mi sono fatta delle belle camminate, macchinetta e lonely planet, come ai vecchi tempi.
Nel tardo pomeriggio, dopo aver constatato che il tedesco mi e incomprensibile, ringraziando qualche santo che ha diffuso l´inglese pure qui, mi sono diretta alla East Side Gallery dove si trova il pezzo piu lungo del famoso muro, pieno di graffiti disegnati sopra altri graffiti e poi giro perlustrativo del quartiere Friedrichshain, zona per lo piu residenziale.
Mi godo il fatto di essere all´estero e libera ín questo momento, ne avevo bisogno, credo che il mio limite sia 6 mesi. Dopo 6 mesi in Italia devo prendere una boccata d´aria all´estero. Wurst o non wurst. Respiro e prendo tutto il possibile poi cado sul letto desfada o "stanca" non perche mi stia annoiando, ma perche tutti i sensi sono pieni di informazioni e di imput. Raccolgo e segno, fotografo e scrivo.
Ora mi alzo e me ne vado dal computer altrimenti mi sembra una sera qualsiasi dopo una giornata di lavoro qualsiasi.
Sono abbastanza cotta soprattutto perche ho evitato i grandi preparativi che facevo di solito per preparare la valigia, volevo raggiungere il record minimo ovvero due robe, lo spazzolino e via!
La cosa positiva e che oggi mi sono fatta delle belle camminate, macchinetta e lonely planet, come ai vecchi tempi.
Nel tardo pomeriggio, dopo aver constatato che il tedesco mi e incomprensibile, ringraziando qualche santo che ha diffuso l´inglese pure qui, mi sono diretta alla East Side Gallery dove si trova il pezzo piu lungo del famoso muro, pieno di graffiti disegnati sopra altri graffiti e poi giro perlustrativo del quartiere Friedrichshain, zona per lo piu residenziale.
Mi godo il fatto di essere all´estero e libera ín questo momento, ne avevo bisogno, credo che il mio limite sia 6 mesi. Dopo 6 mesi in Italia devo prendere una boccata d´aria all´estero. Wurst o non wurst. Respiro e prendo tutto il possibile poi cado sul letto desfada o "stanca" non perche mi stia annoiando, ma perche tutti i sensi sono pieni di informazioni e di imput. Raccolgo e segno, fotografo e scrivo.
Ora mi alzo e me ne vado dal computer altrimenti mi sembra una sera qualsiasi dopo una giornata di lavoro qualsiasi.
22 ottobre 2008
LA GIOIA DEL VIAGGIO
Quando cominci a portarti in ufficio il cuscino da casa, quando l'unico esercizio dei tuoi muscoli è salire le scale di casa, quando l'ultimo neurone rimasto grida help!, quando ti dicono che i lavori migliori sono quelli a contatto col pubblico, quando ti dimentichi le cose, anzi le resetti (mela + alt + canc) proprio, quando vorresti sbattere la testa contro il monitor, o sbattere il monitor contro qualcosa/qualcuno, quando non sai cosa decidere, prima di chiamare in clinica, vai, parti, vuol dire che è arrivato il momento, quel momento: è ora di viaggiare.
Visto che ho notato di avere tutti i sintomi sopra descritti, ho pensato di prendermi qualche giorno di respiro e resettare un attimo il presente.
Parto, ma torno. Me l'hanno già chiesto se torno (ps: ma com'è che quando parto anche per andare alla festa del vino comunale tutti mi chiedono se torno? mah...). Destinazione europea stavolta, piccola toccata e fuga a Berlino. Città del futuro, città colorata, viva, con divertimenti ed attrazioni per tutti i tipi. E' un bel pò che ci volevo fare un salto, e proprio adesso che ne ho bisogno, me ne vo via per qualche ddi.
Mi ero dimenticata quanto fosse bello ed eccitante, al di là del viaggio stesso, il fatto di preparare la partenza, il Vanity Fair che viene surclassato dalla guida Lonely Planet, il count down come se fosse l'ultimo dell'anno, anzi di più! Tutta questa emozione mista a voglia di esplorare, mixata con la voglia di camminare, con un pò di voglia di cambiare, ecco tutte queste voglie sono per me il viaggio. Qualche giorno di colore in questo autunno grigio padano.
Visto che ho notato di avere tutti i sintomi sopra descritti, ho pensato di prendermi qualche giorno di respiro e resettare un attimo il presente.
Parto, ma torno. Me l'hanno già chiesto se torno (ps: ma com'è che quando parto anche per andare alla festa del vino comunale tutti mi chiedono se torno? mah...). Destinazione europea stavolta, piccola toccata e fuga a Berlino. Città del futuro, città colorata, viva, con divertimenti ed attrazioni per tutti i tipi. E' un bel pò che ci volevo fare un salto, e proprio adesso che ne ho bisogno, me ne vo via per qualche ddi.
Mi ero dimenticata quanto fosse bello ed eccitante, al di là del viaggio stesso, il fatto di preparare la partenza, il Vanity Fair che viene surclassato dalla guida Lonely Planet, il count down come se fosse l'ultimo dell'anno, anzi di più! Tutta questa emozione mista a voglia di esplorare, mixata con la voglia di camminare, con un pò di voglia di cambiare, ecco tutte queste voglie sono per me il viaggio. Qualche giorno di colore in questo autunno grigio padano.
15 ottobre 2008
THE IMPORTANCE OF BEING NAKED
Anche quando si ha l'insonnia si fanno scoperte interessanti, ergo stanotte ore 05.00 ero sveglia davanti alla tv, più precisamente MTV ed ho visto questo video, qui sotto. Ho fatto un pò di ricerche e questa cavolata demenziale porta i nomi di David Byrne (Talking Heads) e Fatboy Slim, mica tanto cavolata. Ovviamente il video sarà super censurato di giorno causa possibili "scoperture" (quali?) e chissà quali messaggi subliminali mandati da uomini nudi. Io l'ho trovato semplicemente divertente e non volgare. E dopo...Fatboy Slim....
09 ottobre 2008
MARE, POP CORN E PANTALONI A ZAMPA
Mamma mia! Ho visto il film. Mi aveva incuriosito il fatto che fosse stato un musical (sarà un pacco come Evita? Oppure un film pre-sonno tipo Chicago?), un musical che, lo scoprirò poi, ha incassato di più nella storia del cinema.
Mi aveva incuriosito la trama, lei che si sposa e che vuole accanto a sè il padre sconosciuto, ma quale sarà il vero tra i tre presenti?
E poi Meryl Streep. Un'attrice fantastica che sa mettersi la salopette e rotolare sul tetto di una casa greca cantando proprio mamma mia successone degli ABBA, anzi per fare sul serio dovrei scrivere la B rovesciata.
Comunque con la paura tipica del pre-musical mi metto seduta e mi godo lo spettacolo, paesaggi da favola (la Grecia), una musica stupenda (guai a chi non batte il tempo anche solo con un dito), un mix giusto tra canzoni e recitazione, un lieto fine.
Pienamente soddisfatta di questo piccolo fiore del cinema, così comico e mai banale, ha superato perfino il trailer test ovvero quando tutte le battute più comiche di un trailer sono condensate nella prima mezz'ora di film e la restante ora viene dedicata esclusivamente ai pop corn. Risate continue e soprendenti, gag divertenti accompagnate da musiche frizzanti e ritmate.
Ho riscoperto gli ABBA e oggi, via di cd, inoltre con i sottotitoli in italiano durante le canzoni, ho fatto un ripassino di inglese, il che non fa mai male.
How can I resist you?
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