24 marzo 2009

BOLLIWOOD & CO. AUSTRALIA

Continua, con una paga più interessante, il lavoro al ristorante. Fantastica scena domenica pomeriggio quando tutti si stavano alzando barcollando per uscire e noi, poveri schiavi, apparecchiavamo la tavola per l'ennesima volta con grande sottofondo musicale indian style. Sembrava davvero di essere a Bolliwood, moglie e marito manager indiani che davano, come al solito, indicazioni usando sempre la parola d'ordine ovvero quick, quick, quick e run, run, run, si proprio come Tracy Spencer. Tutto lo staff indiano che cantava ed i restanti immigrati dell'occidente restavano a bocca aperta, perchè non capivano che razza di musica era e che razza di parole stessero cantando. ....

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao emigrante sfruttata da emigranti. Come stai? ti sento serena e tranquilla, anche se una punta, ma proprio una punta di solitudine si sente. Puta che viene immediatamente spuntata dalla prospettiva di vita libera e senza lacciuoli che stai vivendo (fortunella). Goditela, goditela e continua a godertela. Te lo meriti, anche per il coraggio della scelta.....tanto quanto torni c'è la bradiposa che ti aspetta ed io che spero di vederti nella città delle cento torri.
Stammi bene bella.
Sempre fedele e parassita della tua avventura
l'Olivastro

Missfree1981 ha detto...

lo sai che sei il mio parassita preferito! come sto? io sto bene, lo posso dire adesso. riguardo la solitudine la punta c'è non si può negare, però penso che sia una cosa con cui dover convivere. nel mio caso è dovuta al fatto che ho scoperto di avere dei legami veramente forti con delle persone a "casa" ed è ovvio che spesso un pensiero corre là, però come hai detto tu non è niente di tragico ed è tutto micro in confronto a tutto il macro che c'è qui. per quanto riguarda il coraggio, beh credo che come l'appetito vien mangiando, il coraggio vien agendo. A chi mi chiedeva se prima di partire ero convinta al 100%, ovvio che no ma come si fa? però la spinta era talmente grande che star li a pensare se avere oppure no il coraggio è tutto tempo perso prima del grande lancio, tanto vale lanciarsi e dopo tutto vien da sè, però forse ci stiamo dilungando un po troppo questi sono discorsi da fare davanti ad un vinello ed una lasagnetta...o no?è una promessa.un abbraccio giga Michele e soprattutto grazie della tua costante presenza :)

Anonimo ha detto...

L amia presenza è un piacere tutto mio. La mia risposta al tuo pensiero la sintetizzo in una frase che ho pensato per mettere come finale al libro che ho deciso di scrivere, quando non si sa ma lo farò. Ebbene cara la mia miss monica free, la cosa che stai vivendo fa si che tu non debba dipendere più dai sogni, da quello che potrebbe essere, hai trasformato i sogni o desideri in una opportunità. Ora sai. Sai dei legami che hai a casa, del bello delle panchine (io ne ho una ad Harvey Bay che non dimenticherò mai)...tutto questo è meglio che stare a casa a sognare.
Le lasagne?...ne ho fatte 6 vassoi con mia moglie l'altro giorno, congelate e pronte per essere mangiate...ahahahahah
Stammi bene e GODITELA
Prassita preferito...di color olivastro

Missfree1981 ha detto...

sei un grande...vai avanti col libro mi raccomando!