17 marzo 2008

THE END



Sono le ore 00.32 qui a Melbourne , questa e l ultima notte in australia, domani prendo l aereo e me ne torno a casa. Nono mi vengono molte parole, anzi, ho un bel magone, adesso vorrei essere un uomo, quelli che guardano il calcio con la birra in mano e se ne fregano di tutto.

Invece no, sono qui che non riesco a dormire, ho in mente mille pensieri, mille persone, mille fatti accaduti, mille volte in cui ho riso con persone che avevo conosciuto la sera stessa, le volte in cui mi sono capitate delle sfighe, le volte in cui il viaggio mi ha sopreso quando avevo dei cali, alcune persone che non ho fatto in tempo a conoscere e che mi dispiace proprio non avere avuto il tempo di approfondire, le volte in cui mi sono sentita libera per la prima volta in vita mia, completamente, senza vincoli di alcun tipo, morosi, amanti, genitori, amici, solo io e quello che potevo fare.

Potevo decidere all`ultimo secondo di salire su un aereo per dare e avere ancora delle possibilita, potevo decidere di prendere una barca (prendere, facciamo salire va) ed essere in mezzo all`oceano, nella foresta, in mezzo al mondo, in mezzo a sconosciuti che parlano una lingua diversa dalla mia, che certe volte fin che seguivo il discorso io ero ancora li a pensare al verbo e alla forma della frase, potevo scegliere cosa fare di me e del mio tempo, dovevo gestirmi ed organizzarmi completamente, ma questa era la liberta con i suoi pro e contro.

Ho cambiato piani, ho cambiato idee, ho cambiato modo di pensare su certe cose, ho anche violato la regola numero uno del viaggiatore ``attenzione ai legami``, capendo che si e mica di plastica e che magari vivere fino in fondo vuol dire anche questo, essere seduta qui in una bettola messicana di Melbourne, ripensando a quello che e stato. E stato grande, e stato mitico. Era la strada giusta da compiere, anche se solo per qualche settimana.

Mi sono sentita persa e non stavo male, ero da sola e non stavo male, ero libera ed ero felice, e poi perche ero, questo viaggio mi si e stampato sulla pelle, come un tatuaggio. Queste cose penso proprio che me le riportero a casa con me.

Oggi vagabondavo a Fitzroy, un interesante quartiere bohemien di Melbourne, sembrava di essere negli anni ottanta, da tanti colori che c erano. Ho trovato molti negozi `gustosi`, primo tra tutti un bel negozietto di strumenti musicali, dove ho parlato ad una Gibson da 700 dollari, sei bellizzima, le ho detto, ecco se c e una cosa che mi e mancata qui e stata la mia chitarra elettrica, ho trovato molte panchine e molti posti dove una suonata ci sarebbe stata. Poi, piu avanti ne ho trovato un altro, di vinili e cd second hand, ora immaginatevi me che entra in un negozio dove i cd costano 10 dollari australiani, roba da far smagnetizzare la carta di credito! Comunque sono uscita con qualche CD, Califonication che avevo in musicassetta, pensa te! con la mitica Scar Tissue, che fa molto viaggio e poi Celebrity Skin delle Hole, che e molto decadente, in linea col quartiere e fa molto America, tanto per cambiare...

Chiudo qui, cerco di dormire un po, tra la confusione generale, tanto per non far diventare questo post il post delle viaggiatrici depresse che tornano a casa, che poi come direbbe Silvio `non e cosi!`.

Sono partita con un bagaglio di bisogni e torno a casa con una valigia di sogni. Questa e mia. Buonanotte.

6 commenti:

2pa ha detto...

bello leggere il tuo ozzie trip, bello leggere le tue sensazioni e emozioni...
ora sei un po' + ricca, oltre ad aver visto nuovi posti hai vissuto nuove sensazioni, visto nuova gente, hai visto pure guidare al contrario e imparato ad attraversare la strada guardando prima a destra e poi a sinistra!
quante emozioni e racconti da fare, quante facce da ricordare...
il ritorno sarà un po' duro, non te lo nascondo, tieni botta e rileggiti queste righe ogni tanto...e quando sarai un po' giù ora saprai in quali cieli volare!
e poi c'è sempre un altro viaggio da organizzare no?
un abrazo!
2pa

Anonimo ha detto...

La fine di un viaggio è "solo" l'inizio del prossimo!

Ninfa

Anonimo ha detto...

ogni viaggio comincia con il primo passo, ed ogni viaggio finisce anche con un ultimo passo. ma il primo e l'ultimo sono due passi completamente diversi, pur essendo simili. perché nell'ultimo sono diversi i tuoi occhi.

buon ritorno missfree, sentiamoci presto!

lo scrittore mascherato

Missfree1981 ha detto...

@tupac: ciao bello grazie per avermi seguito, menchia ma quanto dura è, non pensavo lo fosse cosi tanto, è stata piu di una vacanza, molto ma molto di piu. nemmeno un bicchiere di rosso mi aiuta a superare lo shock! forse ne servono tre o quattro? :) tengo tutto questo bagaglio di esperienze dentro, utile per i prossimi viaggi, ma soprattutto per tornare!

@ninfa: c'hai raggione! infatti gia in Australia si pensava al Capodanno a New York e molto altro ancora, forse è presto, ma la molla dentro è scattata e chi la ferma piu!

@ scrittore mascherato: perfavore chiamati con un altro nome perche mi sembri il cavaliere mascherato e non ce la farei proprio a risponderti! :) certo che ci sentiamo, e poi ora ho anche il contatto dell'infermiera, quindi tutto est plus facile!

Anonimo ha detto...

Spettacolo il video di Malibu! :D

Missfree1981 ha detto...

@ anonimo: daffogo, e loro, no? lo stereo della mia macchina implora pietà: basta hole, cambia, zio pino!